Deal Drivers: EMEA Q1 2022
In collaborazione con Mergermarket
Non è sorprendente che il numero di deal nella regione EMEA sia diminuito nel primo trimestre del 2022. Le pressioni inflazionistiche, il rialzo dei tassi di interesse e la guerra in Ucraina hanno agito come una doccia scozzese sul sentiment per il rischio e ridotto l’appetito per le operazioni di M&A in tutta l'area EMEA. L’Italia non ha fatto eccezione, anche se si è difesa molto meglio di molte altre regioni, con una flessione del 7% in termini di volumi e del 21% in termini di valore dei deal rispetto al primo trimestre del 2021.
TMT è stato il settore che ha contribuito di più in termini di valore nel primo trimestre in Italia, salito a 6,7 miliardi di euro (+ 37% su anno), ma anche il settore industriale e quello chimico hanno messo a segno una buona performance grazie al maggior deal nel settore all’interno dell’EMEA. Ma la situazione potrà migliorare? Lo scopriremo solo in futuro. Le prospettive economiche dell’Italia sono meno rosee rispetto allo scorso anno, ma ci sono margini per essere cautamente ottimisti.
In questa edizione di Deal Drivers i riflettori sono puntati sulle operazioni di M&A nel primo trimestre 2022 in 9 sub-regioni EMEA:
- Regno Unito & Irlanda
- Paesi DACH
- Francia
- Paesi nordici
- Italia
- Paesi iberici
- Benelux
- Turchia, Medio Oriente & Africa
- CEE & SEE
Leggi il nostro ultimissimo report per scoprire quali settori hanno trainato l'attività di dealmaking nel 2022 e conoscere le ultimissime novità sulle mappe di calore e i league table, nonché i bidder più importanti in termini di valore e di volume.
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